Only Italian?! Read in your language!

sabato 15 maggio 2021

Come si conservano i fiori freschi

  
COME CONSERVARE I FIORI FRESCHI
 IL LORO SIGNIFICATO
Natura ed Arte - L'Arte e la Moda
Fascicolo 12 - 15 Maggio 1893
 
donne 1800 con fiori
 
 
Alcune delle mie leggitrici mi scrivono per domandarmi s'io so il modo di conservare quanto più tempo è possibile i bei fiori di questo mese incantato: maggio.

Veramente, care signore, c'è adesso una tale profusione di rose, d'azalee, di gerani, di petunie, di margherite, che gli è facile il rinnovare gli ornamenti dei vasi ogni mattina.
- Ma – mi dice alcuna – a volte, fa pena il vedere avvizzir subito un fiore di rara bellezza, e quasi non si ha il coraggio di gettarlo via!..
Provate, dunque, a far ciò che vi consiglio, signore. Mettete della polvere di carbone nel vaso dove stanno i mazzi in fresco. Questa polvere sia semplicemente bagnata (non sciolta nell'acqua) e giunga fino a un terzo dello stelo dei vostri fiori. Con tale piccola precauzione, i mazzi si conserveranno almeno tre o quattro giorni; massime se avrete cura di spuntare con le forbici i gambi, mattina e sera.
[…] Invece della polvere del carbone c'è chi adopera la rena umida, e al mattino, con un polverizzatore da odori, sparge una lieve rugiada d'acqua freschissima su le corolle: sistema che non è cattivo.

Bisogna, però, ricordarsi che non a tutti i fiori giova l'acqua sopra. Alle rose, alle viole-mammole, alle azalee fa bene; ma guasta, per esempio, le camelie, le gardenie e in generale tutti i fiori dai petali candidi, che sono delicatissimi e suscettibili di macchiarsi di giallo non appena si toccano.

Poi che mi trovo a parlar di fiori, mi permetto di far anche qualche piccola raccomandazione in proposito.
L'arte di comporre un mazzo, sia pur esso un mazzetto improvvisato, non è conosciuta da tutti; e spesso si sacrificano de' magnifici fiori, di cui ci si priva con dispiacere; appunto perché non si sa aggrupparli.
Ricordatevi, signore, che i fiori più rari e più grandi debbono essere posti al centro; vengono poi quelli mezzani, scalati, e finalmente i più piccoli, che adornano le estremità. La combinazione de' colori è anche di molta importanza.
Si accosti il giallo tenero, il carnicino, l'azzurro, il bianco al rosso scarlatto; il color di rosa, l'arancione e il bianco al violaceo; il verde cupo alle tinte chiare; il verde chiaro a quelle cupe. Si eviti, invece, di mettere insieme due colori principali, come il giallo-cupo, il carminio e l'azzurro. 
 
brocca con mazzo di tulipani

Siccome il linguaggio dei fiori è sempre stato e sarà sempre il più gentile idioma, eccovi il significato di vari fiori dell'attuale stagione.

Chi sa che questo misterioso dizionarietto non sia molto utile ad alcune tra le mie assidue: intendo dire alle signorine, si capisce..... 
 
Viola (pensée): penso a voi – o pure pensate a me.
Gelsomino di notte: Temo l'amore.
Bottone di rosa: Vi amo.
Margherita bianca: Ci penserò.
Rosa di ogni mese: Le grazie sono di tutti i tempi.
Ranuncolo di giardino: Voi brillate in mille modi.
Margherita dei campi: Siete bellina e semplice.
Rosa bianca: Amor pudico.
Reseda: La vostra virtù sorpassa la vostra bellezza.

Tra le piante, la maggiorana significa: Rasciugate le lacrime; lo spigo-nardo: Rispondetemi; il trifoglio: M'è egli permesso di sperare?; il mirto: Tutto amore; il rosmarino: La vostra presenza dissipa il turbamento dell'animo mio; il basilico: Voi mi rendete il coraggio; la borrana: Voi m'inspirate; il salice: Piacerete sempre a tutti... ecc.

E poi che siamo su'l gentile argomento in questo mese de' soavi profumi, v'offro, prima ch'io termini di parlar de' fiori, delle strofe adorabili d'Eduardo Boner: strofe che Arrigo Haine non avrebbe, credo, sdegnato di firmare:

“Dicon le rose a' gigli
Con vezzi noncuranti:
- Cessate da' bisbigli,
Pallidi nostri amanti.

A che, con lezia molle,
Chinate il capo stanco?
Più floride corolle
Vogliamo al nostro fianco. -

E risa e motti lieti
Mandan su l'aura insonne
A' gigli, que' poeti,
Le rose, quelle donne.
 

Natura ed Arte - Rassegna Quindicinale Illustrata Italiana e Straniera di Scienze, Lettere ed Arti.
Così scriveva la Direzione della rivista nel 1891:
"Per il titolo immaginato alla nuova rivista, abbiamo già ricevuto molti complimenti lusinghieri; ed è sembrato che per una rivista italiana, esso fosse ben trovato, e che nessun paese avesse maggiori diritti dell'Italia di illustrare la natura e l'arte. [...] Lo splendore e la varietà de' nostri paesaggi, tanto ammirati dagli stranieri e in mezzo ai quali noi passiamo, pur troppo, indifferenti, e de' nostri monumenti artistici d'ogni maniera, che si moltiplicano senza fine, e che sono frutti naturali della nostra terra benedetta, ci obbligano ad occuparcene, come della nostra maggior ricchezza nazionale, come della nostra vera e perenne originalità che si rifeconda, senza fine. 
Ora i nostri tesori naturali ed artistici sono la vera fonte viva della nostra ispirazione, come della nostra fortuna e prosperità. Intorno ad essi si dovrebbe muovere tutta la vita italiana, la vita del pensiero, come il lavoro dei nostri campi e delle nostre officine. 
Abbiamo dato una forma media, tra la inevitabile gravità del libro, e la non meno inevitabile leggerezza dei fogli volanti. [...] Vorremmo, mercè il Natura ed Arte, istruir la famiglia italiana senza tediarla, ed offrirle una lettura varia e piacevole che, di quindicina in quindicina, desse materia a rinnovare nel seno delle nostre famiglie, discorsi geniali e non troppo vani [...]"
 
 
Consigli di Lettura:
Natura ed Arte
Fascicolo 12 - 15 maggio 1893
Casa Editrice Dott. Francesco Vallardi 
Corso Magenta, 48 - Milano 

 
 
Ringrazio l'amico collezionista Mirko Valtorta, per avermi concesso la lettura cartacea di questo articolo.
 
 
Scopri gli articoli di Giornali & Riviste del Passato
 
 
Persone che ti consigliano libri; libri che ti consigliano persone.
Condividere è l'arte dell'utile e del ringraziare, puoi usare i bottoni sotto.
 
call-to-action guidamilanomonza
 

Nessun commento:

Posta un commento