LA MADONNINA DEL DUOMO DI MILANO
(Il rinnovo della doratura)
La Domenica del Corriere
02 ottobre 1904
Nei giorni andati vennero abbattute le armature che nascondevano la Madonnina sormontante il Duomo di Milano, sì che la bella statua - così cara ai milanesi, dacché ha sempre partecipato alla loro vita - è tornata alla luce, ma questa volta splendente e scintillante al sole. Occorre infatti sapere che l'imponente massa di archi, di colonne, di statue, di aguglie che compongono il Duomo milanese, è sormontata da uno svelto pinacolo elevantesi a 108 metri sul piano stradale. Sovra di questo pinacolo venne, nel 1774, collocata una statua della Madonna, in rame dorato e scheletro di ferro, modellata dallo scultore Perego. Misura l'altezza di m 4.20. Col procedere del tempo, lassù, a quell'altezza, flagellata dai venti e dalle tempeste, la Madonnina perdé la doratura, che fu rinnovata nel 1830. Ormai, apparendo essa dal basso una massa grigia, rinnovossi per la terza volta, a mordente, come 130 anni addietro aveva consigliato il pittore Raffaele Mengs. Prima che si togliessero le armature, il cardinale Ferrari volle recarsi lassù a vedere l'immagine sacra, ed ecco un'istantanea presa in quel momento. Il cardinale è certo un uomo coraggioso, anche perché egli fu il solo arcivescovo di Milano arrampicatosi sino a Candoglia, in Val dell'Ossola per visitare la cava speciale di marmo che ivi il Duomo di Milano possiede in seguito al dono di Gian Galeazzo Visconti.
Ringrazio
l'amico collezionista Mirko Valtorta, per avermi concesso la lettura
cartacea di questo settimanale.
La Domenica del Corriere
è stato un popolare settimanale italiano fondato a Milano nel 1899 e
chiuso nel 1989. Fortemente voluto da Luigi Albertini, allora direttore
amministrativo del Corriere della Sera,apparve per la prima volta nelle
edicole l'8 gennaio 1899 come supplemento illustrato del Corriere della
Sera. Stampata in grande formato, aveva 12 pagine e veniva distribuita
gratis agli abbonati del Corriere, oppure si poteva acquistare in
edicola per 10 centesimi. Non fu concepito come periodico di
informazione, per non risultare un doppione del quotidiano. Venne
pensato come «settimanale degli italiani». Doveva scandire, come un
calendario, le loro giornate liete, le loro tragedie, i loro fatti
piccoli e grandi. La prima e ultima di copertina erano sempre disegnate.
Il Corriere si avvaleva di un giovane disegnatore, Achille Beltrame,
allora sconosciuto, a cui veniva affidato in ogni numero il compito di
rendere con la sua tavola il fatto più interessante della settimana.
Dopo la sua morte nel 1945, fu sostituito da Walter Molino che, come il
suo predecessore, firmò memorabili copertine.
Lettura consigliata
La Domenica del Corriere - 26 giugno 1904
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