FESTA AERONAUTICA A MILANO
La Domenica del Corriere
12 giugno 1904
Giovedì
della settimana scorsa uno spettacolo originale ha messo in moto tutti i
milanesi. Dal magnifico suo anfiteatro detto l'Arena - costruito un
secolo fa e la cui platea misura nei due assi m 248 e m 116 - dovevano
partire, come partirono infatti, tre palloni liberi: uno italiano,
Genova, della Società A. Doria di quella città (400 mc), uno francese La
Chance (800mc), di Laurent, ed uno ungherese, Centauro (850mc), di F.
Brunner. 25000 persone si erano affollate sugli spalti e i gradoni
dell'Arena, mentre altre 200000 almeno, sparpagliate nel Parco, nelle
vie, attendevano col naso in aria la comparsa degli aerostati. I quali a
breve distanza uno dall'altro, si sollevarono maestosi nell'aria, il
primo con una sola persona e gli altri due con tre cadauno. Gli applausi
ai coraggiosi partenti salirono al cielo, come i palloni. Intanto venti
automobili e migliaia di biciclette si dettero ad inseguire gli
aeronauti: il primo automobile che li avesse raggiunti nella loro
discesa sarebbe stato premiato. E discesero dopo quasi due ore di
viaggio, uno presso la città e gli altri due in provincia di Novara,
avendo raggiunto altezze di circa 2000 metri. I contadini, misoneisti
arrabbiati, ostacolarono la discesa dei palloni, per cui due degli
aeronauti riportarono lievi ferite. Quanto all'enorme pubblico, esso si
divertito e commosso, ed ha trepidato sin che seppe tutti sani e salvi
gli aerei viaggiatori.
Ringrazio
l'amico collezionista Mirko Valtorta, per avermi concesso la lettura
cartacea di questo settimanale.
La Domenica del Corriere è stato un popolare settimanale italiano fondato a Milano nel 1899 e chiuso nel 1989. Fortemente voluto da Luigi Albertini, allora direttore amministrativo del Corriere della Sera,apparve per la prima volta nelle edicole l'8 gennaio 1899 come supplemento illustrato del Corriere della Sera. Stampata in grande formato, aveva 12 pagine e veniva distribuita gratis agli abbonati del Corriere, oppure si poteva acquistare in edicola per 10 centesimi. Non fu concepito come periodico di informazione, per non risultare un doppione del quotidiano. Venne pensato come «settimanale degli italiani». Doveva scandire, come un calendario, le loro giornate liete, le loro tragedie, i loro fatti piccoli e grandi. La prima e ultima di copertina erano sempre disegnate. Il Corriere si avvaleva di un giovane disegnatore, Achille Beltrame, allora sconosciuto, a cui veniva affidato in ogni numero il compito di rendere con la sua tavola il fatto più interessante della settimana. Dopo la sua morte nel 1945, fu sostituito da Walter Molino che, come il suo predecessore, firmò memorabili copertine.
Lettura consigliata
La Domenica del Corriere - 12 giugno 1904
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