L'AUTODROMO DI MONZA
Storia e Informazioni
L'Autodromo di Monza può essere definito come il più grande complesso motoristico della nostra provincia, maggiormente conosciuto nel mondo. Sebbene molto criticata la sua costruzione completamente all'interno del rinomato Parco Reale di Monza, oggi è testimonianza di una storia sportiva di alto livello, con una pista sopraelevata (il famoso catino dell'alta velocità) considerata resto archeologico legato allo sport.
In Italia si segnala il primo Gran Premio a Montichiari (Brescia), nel 1921. Gareggiarono 6 vetture per un totale di 10 ore di gara.
L'idea della costruzione di un Autodromo nei pressi del capoluogo lombardo nacque nel medesimo anno per volontà dell'Automobile Club di Milano.
In quegli anni il Parco di Monza era gestito dall'Opera Nazionale Combattenti, che concesse alla Sias (Società Incremento Automobilistico e Sport) di costruire e gestire un Circuito.
Il progetto disegnato nel 1922 dall'architetto A. Rosselli e dall'Ingegnere P. Puricelli, prevedeva due anelli che si congiungevano nel rettifilo centrale, affiancando una pista d'alta velocità, per un totale di 14Km di lunghezza.
Il progetto non fu accettato e la pista venne ridotta a 10Km. I lavori incominciarono il 15 maggio 1922 e in 110 giorni l'Autodromo fu concluso, per di più con 9000 posti in Tribuna e 14 telefoni in Sala Stampa. Lavorarono interrottamente 3500 operai, 250 carri trainati da cavalli e una ferrovia Decauville di 5km, che continuò ad essere usata per qualche anno col fine di trasportare gli spettatori all'interno dell'impianto. Oggi rimane visibile una carrozza.
Il primo Gran Premio di Monza si svolse il 10 settembre 1922, con la vincita di Pietro Bordino su Fiat 804/404. Il posto in Tribuna centrale costava 50 lire.
Da allora a oggi, salvo alcune eccezioni, il Gran Premio d'Italia si è sempre svolto a Monza.
Le gare furono qui sospese tra 1939 e 1949, a causa della seconda guerra mondiale. Addirittura nel 1945 il generale americano Clark decise di celebrare la vittoria degli alleati attraverso una sfilata di carri armati nel circuito, che distrusse completamente la pista.
Nel 1955 venne inaugurato il nuovo anello dell'Alta Velocità, ideato e costruito sotto la direzione degli Ingegneri G. Bacciagaluppi, A.Berti, A. di Rienzo. Ancora oggi è perfettamente riconoscibile. La pista rispettava a nord il vecchio tracciato del '22, ma a sud era più arretrata. Raggiunse da sola una lunghezza di 4Km e 250m. L'obiettivo era di effettuare nuove prove tecniche, aumentare la velocità media mantenendo la sicurezza più elevata. Basti comunque pensare che, per esempio, i caschi dei piloti erano in origine delle cuffie poi sostituiti negli anni '50 da gusci in legno, noci di cocco.
Le piste si utilizzavano separatamente o in collegamento tra di loro. La differenza maggiore è stata quella di poggiare le curve sopraelevate non su terrapieni come progetto Rosselli-Puricelli, ma su piloni e travi di cemento armato, con pendenza massima dell'80% e guard rail in acciaio ancorato a pali di legno in cemento armato. Questo guard rail era innovazione americana. Si pensi che per rendere il manto stradale il più omogeneo possibile si lavorava 16 ore al giorno e tutto era rifinito a mano.
Il Catino dell'Alta Velocità ebbe la sua massima importanza nel 1957-58 con la 500 Miglia di Monza, abbinata a confronto alla 500 miglia di Indianapolis, in America. La parola chiave doveva essere quindi Monzanapolis! L'obiettivo primario era quello di instaurare rapporti di collaborazione continua col Nord America, comparare le diverse scuole e allargare l'utenza. Chi vinse fu l'americano Jimmy Brian. Non importa. Grazie a questa competizione, l'Autodromo di Monza finì sulle pagine dei quotidiani d'oltreoceano. I buoni risultati portarono all'organizzazione della seconda edizione delle 500 miglia di Monza, abbinata alla Lotteria Nazionale della città. Si incominciarono a vedere le prime sponsorizzazioni accompagnate da industrie come Eldorado, Esso, Shell, Mobil, Agip, Coca Cola, Bulbocapillina, l'Ente Nazionale Risi, Pan America. Anche questa gara fu vinta dall'americanoJim Rathmann.
Le sopraelevate rimasero in funzione fino al 2000.
PILOTI
Diversi i nomi dei piloti che hanno segnato la storia di questo circuito. Troviamo tra i più importanti:
Diversi i nomi dei piloti che hanno segnato la storia di questo circuito. Troviamo tra i più importanti:
- Pietro Bordino, primo vincitore nell'Autodromo di Monza, soprannominato il diavolo rosso, era considerato come uno dei più grandi piloti dell'epoca.
- Giuseppe Campari, soprannominato el negher, vinse a Monza nel 1931. Sempre a Monza perse purtroppo la vita nel GP del 1933, uscendo di pista nella velocissima curva sopraelevata sud.
- Tazio Nuvolari vinse nel 1931-32-38. Protagonista di imprese epiche, lo si ricorda soprattutto arrivare al traguardo reggendo in mano il volante della propria auto.
- Alberto Ascari, figlio di Antonio, vinse nel 1949-51-52. Nel 1955 dopo esser scampato ad un incidente a Monte Carlo, si recò a Monza per trovare l'amico Castellotti, che provava la Ferrari Sport. Perse la vita a causa di un'uscita di pista, in quel tratto che ancora oggi è chiamato Variante Ascari.
- Juan Manuel Fangio vinse nel 1953-54-55
- Stirling Moss vinse nel 1956-57-59
- Jackie Stewart vinse nel 1965-69. Scozzese, è il primo esempio di pilota professionista che affidò a un'agenzia lo sfruttamento della propria immagine. S'impegnò molto per il miglioramento della sicurezza su vetture e piste.
- Clay Regazzoni vinse nel 1970-75
- Ronnie Peterson vinse nel 1973-74-76
- Niki Lauda vinse nel 1978 e 1984
- Nelson Piquet vinse nel 1980-83-86-87
- Alain Prost vinse nel 1981-85-89
- Ayrton Senna vinse nel 1990-92. Morì a Imola durante il GP del 1994 a causa di un drammatico incidente alla curva del Tamburello.
- Michael Schumacher vinse nel 1996-98-2000-2003-2006
- Lewis Hamilton vinse nel 2014-15-17-18
L'AUTODROMO OGGI
Considerato il maggior complesso sportivo italiano possiede:
Pista Gran Premio di 5793m
Pista Junior di 2405m
Pista di velocità di 4250m
Tribune per un totale di 55.000 posti a sedere.
60 box da corsa.
Salette Hospitality Building
Terrazze Hospitality Building
9 box di rappresentanza
Padiglione museo
Padiglione Festival
Centro Medico
Lettura consigliata:
Autodromo Nazionale - Monza Circuit - 2011 - 364 pag (Ita/Eng)
Leggi questo libro se vuoi sapere tutto sull'Autodromo di Monza!
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