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sabato 6 febbraio 2021

Ottocento: Botteghe Storiche Milanesi

 

 BOTTEGHE MILANESI 

DELL'OTTOCENTO


" Molti mestieri, molti tipi di artigianato, di attività minuta e quotidiana sono oramai scomparsi. Un mondo di circa 150 anni fa, vivo e vitale, con centinaia di botteghe e bottegucce, con un giro d'affari insospettabile. Le insegne, i minimi particolari decorativi, gli ingressi, gli interni avevano un sapore tutto particolare, oggi in parte dimenticato. Le fatture e le carte da lettera riportavano in vignetta le rispettive facciate, l'indicazione delle specialità della casa, gli eventuali diplomi e medaglie ottenuti nelle varie Esposizioni Nazionali ed Internazionali, l'onorifica indicazione di Fornitore della Real Casa."
 
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© Raccolta Bertarelli - Manifesti D 63 - 1895ca 
 
L'Universitas Mercatorum nacque a Milano nel 1158 per riunire in modo organizzato i vari strati sociali delle mercanzie, dal dettaglio all'ingrosso. La prima sede dell'Universitatis fu la Loggia degli Osii, sotto il governo di un Rettore o Console. 
Col tempo i Consoli divennero 12, soprastanti alle strade principali: la città si configurava per strade ben individuabili in base ai mestieri che vi si svolgevano. Esempi pratici erano gli Speronari, Spadari, Pennacchiari; ma anche Verziere, Fiori Chiari e Fiori Oscuri, Bergamini. 
Anche la Chiesa, che preferiva contrastare il potere crescente dell'Universitas, fondò confraternite e corporazioni già dal 1198: la Credenza di Sant'Ambrogio raggruppava le arti e i mestieri e dava ai suoi membri vantaggi come la garanzia di una buona sepoltura oppure la tutela di orfani e vedove degli stessi. Ogni confraternita aveva una chiesa con un santo patrono. 
Le corporazioni furono però soppresse appena dopo il 1775. 
 
Fonti preziose per ricercare queste attività sono le celebri Guide di Milano del passato, dove protagoniste erano le informazioni pratiche ossia quali fossero e dove Ospedali, Alberghi, Stazioni di Posta, Negozianti e Produttori, suddivisi per categoria. 
Le Guide iniziarono ad essere pubblicate biennalmente dal lontano 1505 e fino al 1786. 
Nel 1782 uscì il Servidore di Piazza, stampato da Gaetano Motta editore. 
I Servitori di Piazza erano davvero persone in carne ed ossa che si mettevano a disposizione per accompagnare ospiti e forestieri in città e che spesso non erano molto pratici delle strade.
Durante l'Ottocento uscirono vere e proprie guide commerciali, almanacchi che aggiornati e con qualche cambiamento grafico, furono celebri fino al XX° secolo.
Dai un'occhiata al Almanacco di Commercio per l'anno 1821, per farti un'idea!
 
 
L'Ottocento portò nel commercio l'innovazione della carta intestata con vignette, alcune volte realizzate da artisti conosciuti. La stampa favoriva la diffusione di un'idea, la rendeva familiare, incuriosendo la gente e portandola all'acquisto. La carta da lettere è miniera inesauribile di testate a stampa, litografie in bianco e nero o a colori, a volte in rilievo. 
Milano ha sempre avuto un'attività commerciale ampia e florida: già nel 1829 erano censibili ben 4400 attività di diverse dimensioni e generi.  
 

TESSUTI, MODE, ACCESSORI 
Milano era nell'Ottocento al centro di una vasta zona in cui la filatura e la tessitura erano le attività dominanti. 
“La seta n'è il capo principale, e filande, torcitoi, binatoie, incannatoi, occupano gran parte della popolazione campagnuola. Esistono nella provincia di Milano 180 filande a fuoco e 28 a vapore, con 6700 aspi. […] Telai di seta v'ha soltanto in Milano, e sono 1329 che la lavorano liscia, 700 alla Jacquard; Kg 81500 di seta riducendo a stoffe che valgono 8 milioni e mezzo. 16 telai alla Jacquard e 88 semplici fabbricano nastri. I paramenti di chiesa e gli stendardi danno molto sviluppo al ricamo d'oro […] Le tinture della seta vanno sempre in meglio […] Presso la Società d'Incoraggiamento d'arti e mestieri è istituita una scuola appunto per i lavoratori di seta; come n'è una per la chimica, un'altra per la meccanica applicate alle arti. S'introdussero recentemente filature meccaniche di cotone [...]”Grande Illustrazione del Lombardo Veneto – Cesare Cantù – 1857/61. 
Il mondo della moda è molto vasto: sarti, modiste, produzione di guanti e cappelli, ombrelli, servizio di lava e stiro, ricamatori. 

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© Raccolta Bertarelli - P.V. p.3-95 -1853


ARREDAMENTO 

Nell'Ottocento c'erano i mobilieri, artigiani ed ebanisti di provata esperienza, i tappezzieri, i materassai, i fabbricatori di stuoie e di zerbini, fornitori di scranni e canapè, trapuntini e piumini, cordoni, tende e affini. Per questi lavori contava tantissimo la sostanza e la buona esecuzione dei manufatti.

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© Raccolta Bertarelli - Pubb p. 1005, pp.11-12 - 1899

 
OREFICERIA, BIGIOTTERIA, CHINCAGLIERIA 
Nell'Ottocento era possibile che un solo artefice vendesse le diverse tipologie di mercanzie, senza esclusività di prodotti. 
Questo lavoro risultava importante per l'economia milanese, tanto che a metà secolo si contavano in città ben 88 fabbriche e fabbrichette e vi si lavorava fino a 500 chili d'oro all'anno spesso a mano.
 
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© Raccolta Bertarelli - Pubb p. 1005, pp.15-16 - 1899

 
GLI ALBERGHI 
Locande, postiglioni, tariffe, cambi di cavallo, vitto e alloggio, viaggi.
E' proprio dalla metà del XIX secolo che a Milano nacquero e si svilupparono gli alberghi per i viaggiatori. Interessante un'ordinanza dell'agosto 1896 che trattava le precauzioni necessarie durante la veglia a letto. Onde evitare disgrazie, si proibiva di fumare a letto e si raccomandava di prestare attenzione ai lumi, alle candele durante il maneggiare di lettere, carte, giornali. In caso di danni chi sostava nell'albergo o nella locanda, era obbligato a rispondere.


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© Raccolta Bertarelli -P.V. p. 2-31- 1850ca


DOLCI 
Ofelée! Il termine offelleria indica a Milano i dolci, anche se anticamente si trattava di una specie di focaccina piatta fatta di uova, farina, miele e burro. 
I primi statuti degli Offellari datano al 1476, voluti da Galeazzo Maria Sforza. Rimasero in vigore fino al 1747 quando il Senato Milanese inserì delle correzioni utili per adeguarsi ai nuovi tempi. 
Bellissime etichette ottocentesche servivano per confezionare i pacchetti delle pasticcerie.
Di spicco anche i Caffè, le Cioccolaterie, le Drogherie.


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© Raccolta Bertarelli -P.V. p.52-25r

 
CARTOLAI E STAMPATORI 
Un'altra categoria molto diffusa di negozianti milanesi era quella dei mercanti di stampe e di carte d'ogni genere. L'Ottocento fu poi il secolo della litografia, molto più pratica delle vecchie tecniche all'acquaforte e al bulino, di grande effetto e minor costo. Ciò provocò l'apertura di molte attività. Si stampava e si vendeva di tutto: Santi, Madonne, Presepi da ritagliare, giochi dell'Oca e carte, allegorie delle stagioni e dei mesi, i paesi del mondo, illustrazioni dei romanzi storici. Vi erano poi stampatori specializzati anche in calendari e almanacchi. Molto richieste erano poi le professioni di miniatore di litografia, legatore e calligrafi.

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© Raccolta Bertarelli -P.V. p. 3-96 - 1850

 

SPEZIALI 
Dalle corporazioni degli speziali o farmacisti, si potevano trovare prodotti già preparati o da farsi su commissione. Nell'Ottocento ci fu una specializzazione dei farmacisti. Per esempio una cosa a sé era la vendita di sanguisughe, allora note e utilizzate per abbassare la pressione sanguigna e altro. Molto note erano poi le levatrici.

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© Raccolta Bertarelli -Raccolta Beretta M n.682 - 1860ca

 
BARBITONSORI 
Un documento del 1385 indica un decreto sul mestiere dei barbitonsori. Nei secoli passati i barbieri ebbero una loro corporazione con statuto, regole, vincoli. Ciò fino al 1786, quando le corporazioni furono abolite. 
Nell'Ottocento la pubblicità dei barbieri si concentrò su calendarietti riccamente profumati.

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© Raccolta Bertarelli - Albo D 163, tav. 10d

 
CARROZZE E SELLAI 
La categoria dei sellai ebbe nel passato una grande importanza. Non solo guerra, ma specialmente caccia e passeggio. 
Nei secoli ebbe rinomanza la confraternita dei sellai, di cui si ha notizia già dal 1385, e soppressa alla fine del XVIII secolo. 
Molto richiesti erano poi i noleggiatori di carrozze per diversi servizi di lusso.
 
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© Raccolta Bertarelli -Trasporti p. 4-113 - 1870

 
LATTONIERI 
Nel settore metalli, latta e affini si poteva trovare un po' di tutto: lampade, brocche, macchine per il caffè, vasche, portaombrelli, campanelli, installazione di telefoni, posate, servizi elettromeccanici.

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© Raccolta Bertarelli -Arti Mestieri m. 78-23 - 1870

 
FOTOGRAFIA e RITRATTI 
I decori grafici più belli dei fotografi si trovavano sul retro dei cartoncini su cui erano stampate le foto stesse. Si usavano caratteri topografici ricercati, svolazzi calligrafici, medaglie di benemerenza, stemmi reali. 
La fotografia comparve ufficialmente a Milano nel 1839, quando si espose nel chiostro di Santa Maria dei Servi un Dagherrotipo raffigurante la facciata del Louvre di Parigi.

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Proprietà Privata

 
DALLA BOTTEGA AL GRANDE MAGAZZINO 
Verso gli anni ottanta dell'Ottocento, anche a Milano si sentì la necessità di riformare in parte la vendita al minuto, imitando le città europee come Parigi. Nel 1877 si aprì vicino al Duomo il grande Magazzino Aux Ville d'Italie, per iniziativa dei fratelli Luigi e Ferdinando Bocconi: oltre le sedi in diverse città, offrivano anche cataloghi illustrati e campioni gratuiti.

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© Raccolta Bertarelli  - Arti Mestieri m. 78-23 - 1898


Lettura consigliata:
Botteghe Milanesi dell'Ottocento nella loro pubblicità epistolare 

Lia Gandolfi 
Strenna dell'Istituto Gaetano Pini 
Milano 1980 – 116 pag 
 
 
Leggi questo libro per riscoprire e sognare le attività commerciali dell'Ottocento!
 
 
 
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