LO STEMMA CROCIATO DI MILANO
Origini e Corone
Lo stemma della città di Milano è araldicamente così descritto:
"d'argento alla croce di rosso, cimato da corona turrita (un cerchio d'oro aperto da otto pusterle - 5 visibli - riunite da cortine di muro, il tutto d'oro e murato di nero) e circondato ai lati nella parte inferiore da fronde verdi di alloro e di quercia annodate con un nastro tricolore".
"d'argento alla croce di rosso, cimato da corona turrita (un cerchio d'oro aperto da otto pusterle - 5 visibli - riunite da cortine di muro, il tutto d'oro e murato di nero) e circondato ai lati nella parte inferiore da fronde verdi di alloro e di quercia annodate con un nastro tricolore".
Sulle origini dello scudo crociato si sono avute molte opinioni. La più diffusa è riconoscere nel 1096, durante la prima Crociata, i lombardi e molti milanesi guidati da Giovanni da Rho, che valorosi andarono alla conquista della Terra Santa. Furono i primi a piantare il loro vessillo sulle mura di Gerusalemme e per distinguersi dagli altri crociati dovettero adottare un proprio emblema. Si accordarono di fregiarsi di quello per il quale erano andati a combattere, la croce: alla partenza tutti i lombardi portarono la croce rossa sulla loro bandiera e sul petto. Il campo bianco fu ispirato alla candida camicia con cui i combattenti erano soliti coprire la loro armatura in metallo, per difenderla dal caldo sole della terra di Palestina. La norma araldica istituitasi a seguito chiedeva di sovrapporre il colore, il rosso, soltanto su uno smalto (argento o oro: il bianco rappresentava convenzionalmente l'argento). Al ritorno dalla Terra Santa molti furono i lombardi che scelsero come insegna della propria città l'emblema crociato. La conferma dell'uso dell'emblema crociato milanese a partire dalla fine del XII secolo, è data anche da notizie di cronisti coevi.
Si ricorda che alla caduta di Milano sotto il Barbarossa nel 1162, le insegne maggiori rappresentanti l'intera città erano ben tre:
il Vexillum Publicum (del Comune) bianco con la croce di rosso;
il Vexillum della Civitas, insegna militare da campo bianca col biscione azzurro (a seguito stemma visconteo-sforzesco);
il Vexillum del Populus con l'effige di Sant'Ambrogio.
il Vexillum Publicum (del Comune) bianco con la croce di rosso;
il Vexillum della Civitas, insegna militare da campo bianca col biscione azzurro (a seguito stemma visconteo-sforzesco);
il Vexillum del Populus con l'effige di Sant'Ambrogio.
Si ritiene che la più antica raffigurazione del vessillo pubblico, insegna del Comune d'argento (bianco) con la croce di rosso, che veniva portato nei cortei al seguito dei consoli della città, sia quella del famoso bassorilievo di Porta Romana, ora nel Museo d'Arte Antica del Castello Sforzesco. E' rappresentato il ritorno dei milanesi in città nel 1167, dopo la distruzione del Barbarossa.
Vari nel tempo furono i tentativi di far comparire intorno allo scudo crociato alcuni ornamenti accessori per sostenerlo. Col passare dei secoli l'ornamentazione andò semplificandosi, fino ad arrivare alla sola corona con fronde verdi d'alloro e di quercia, annodate in basso con un nastro, generalmente tricolore.
Vari nel tempo furono i tentativi di far comparire intorno allo scudo crociato alcuni ornamenti accessori per sostenerlo. Col passare dei secoli l'ornamentazione andò semplificandosi, fino ad arrivare alla sola corona con fronde verdi d'alloro e di quercia, annodate in basso con un nastro, generalmente tricolore.
Curiosità:
La corona, ornamento che secondo le regole araldiche avrebbe dovuto sormontare lo scudo, nello stemma di Milano non fu mai quella araldicamente adatta. Non ducale, quando la città fu la residenza ufficiale del duca; non regale quando divenne città regia.
Gli elenchi a stampa del Consiglio Generale della città mostrano a partire dal 1581 e fino al 1795 l'uso della corona ducale.
La corona turrita posta con Napoleone, anche se non conveniva ad una città che più non conservava fortificazioni, fu usata a lungo tanto da comparire ancora nel 1939.
Durante il Regno Lombardo-Veneto (1815/1866) fu la Corona Ferrea a sormontare lo stemma.
Nel 1941 l'Amministrazione Comunale, dopo aver fatto eseguire ricerche approfondite presso il proprio Archivio Storico, decise di chiedere al Governo l'autorizzazione a porre sopra il proprio stemma la corona ducale, in base ai propri documenti e secondo le disposizioni del Regolamento tecnico araldico del 1905, che disciplinava le varie forme di corona sormontanti gli stemmi delle province e dei comuni italiani.
"Da un esame di atti dell'Archivio Storico risulta che la prerogativa di Ducato al Territorio di Milano deriva dal privilegio del 1° Maggio 1395 dell'Imperatore Venceslao, che nominò Duca Gian Galeazzo Visconti. Da allora Milano divenne sede del Ducato e come tal fu sempre denominata negli atti. Ciò appare anche in un ordine del 19.03.1764 dell'Imperatrice Maria Teresa d'Austria, nel quale fra gli altri titoli, ha quello di Duchessa di Milano. Tutti i signori che si sono susseguiti nel dominio dello Stato di Milano fino al 1796, anche se imperatori, si erano intitolati duchi di Milano.
Si ritiene errore il riconoscimento della corona principesca, accordato nel 1815 dall'Imperatore d'Austria col titolo di Città Regia alla città di Milano: tale corona è simile ma non uguale a quella ducale, il fatto è estraneo alle ragioni storico-giuridiche sulle quali si basa la richiesta di riconoscimento della corona ducale. L'Austria, nel desiderio di equiparare la condizione del Regno Lombardo-Veneto agli Stati ereditari, non voleva né poteva riconoscere situazioni speciali per singole città e riconobbe che a tutte le città di Lombardia spettasse il titolo di Città Regia, riconoscendo a tutte la corona principesca, nello stesso modo che ai figli del Re spetti la corona di Principe".
La corona, ornamento che secondo le regole araldiche avrebbe dovuto sormontare lo scudo, nello stemma di Milano non fu mai quella araldicamente adatta. Non ducale, quando la città fu la residenza ufficiale del duca; non regale quando divenne città regia.
Gli elenchi a stampa del Consiglio Generale della città mostrano a partire dal 1581 e fino al 1795 l'uso della corona ducale.
La corona turrita posta con Napoleone, anche se non conveniva ad una città che più non conservava fortificazioni, fu usata a lungo tanto da comparire ancora nel 1939.
Durante il Regno Lombardo-Veneto (1815/1866) fu la Corona Ferrea a sormontare lo stemma.
Nel 1941 l'Amministrazione Comunale, dopo aver fatto eseguire ricerche approfondite presso il proprio Archivio Storico, decise di chiedere al Governo l'autorizzazione a porre sopra il proprio stemma la corona ducale, in base ai propri documenti e secondo le disposizioni del Regolamento tecnico araldico del 1905, che disciplinava le varie forme di corona sormontanti gli stemmi delle province e dei comuni italiani.
"Da un esame di atti dell'Archivio Storico risulta che la prerogativa di Ducato al Territorio di Milano deriva dal privilegio del 1° Maggio 1395 dell'Imperatore Venceslao, che nominò Duca Gian Galeazzo Visconti. Da allora Milano divenne sede del Ducato e come tal fu sempre denominata negli atti. Ciò appare anche in un ordine del 19.03.1764 dell'Imperatrice Maria Teresa d'Austria, nel quale fra gli altri titoli, ha quello di Duchessa di Milano. Tutti i signori che si sono susseguiti nel dominio dello Stato di Milano fino al 1796, anche se imperatori, si erano intitolati duchi di Milano.
Si ritiene errore il riconoscimento della corona principesca, accordato nel 1815 dall'Imperatore d'Austria col titolo di Città Regia alla città di Milano: tale corona è simile ma non uguale a quella ducale, il fatto è estraneo alle ragioni storico-giuridiche sulle quali si basa la richiesta di riconoscimento della corona ducale. L'Austria, nel desiderio di equiparare la condizione del Regno Lombardo-Veneto agli Stati ereditari, non voleva né poteva riconoscere situazioni speciali per singole città e riconobbe che a tutte le città di Lombardia spettasse il titolo di Città Regia, riconoscendo a tutte la corona principesca, nello stesso modo che ai figli del Re spetti la corona di Principe".
Ancora negli anni '60 Milano non aveva ricevuto risposta a questa richiesta.
Nel frattempo Milano continuò e continua tuttora ad utilizzare la corona turrita stabilita dal Regolamento Tecnico Araldico per le città. La regolamentazione legale degli ornamenti da città fu comunque decretata da Milano nel 1932.
Nel frattempo Milano continuò e continua tuttora ad utilizzare la corona turrita stabilita dal Regolamento Tecnico Araldico per le città. La regolamentazione legale degli ornamenti da città fu comunque decretata da Milano nel 1932.
Fonte Wikimedia.org |
Lettura Consigliata:
Milano e il suo Stemma
Giulia Bologna
Comune di Milano - Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana
1989 - 152 pag
Leggi questo libro se vuoi conoscere meglio la storia degli stemmi milanesi!
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Buongiorno Laura
RispondiEliminaHo appena letto sua interessante ricerca su Stemma di Milano
Complimenti vivissimi
Grazie per l'apprezzamento! Il libro proposto tratta in maniera semplice ma completa l'argomento. Lo consiglio vivamente.
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