CASA MUSEO POLDI PEZZOLI
La collezione eclettica di Gian Giacomo
Aperto al pubblico nel 1881, il Museo Poldi Pezzoli incanta non solo per il fascino degli ambienti che evocano le epoche del passato dal Medioevo al Settecento, ma anche per la varietà e ricchezza delle raccolte. Capolavori di pittura, scultura, tappeti, pizzi e ricami, armi e armature, gioielli, porcellane, vetri, mobili, orologi solari e meccanici: oltre 5000 oggetti straordinari, dall’antichità al XIX secolo, immersi in un'atmosfera magica.
Tra i dipinti databili dal XIV al XVIII secolo, spiccano capolavori di Pollaiolo, Sandro Botticelli, Giovanni Bellini, Andrea Mantegna, Piero della Francesca, Perugino, Tiepolo e Francesco Hayez.
Il palazzo che ospita il museo risale al XVII secolo ed era stato acquistato da Giuseppe Pezzoli, antenato di Gian Giacomo Poldi Pezzoli, alla fine del Settecento.
Tra il 1850 e il 1853 Gian Giacomo affidò a Giuseppe Balzaretto un’ulteriore modifica, in contemporanea con la ristrutturazione del suo appartamento.
Una delle sale più belle della casa è lo Studiolo Dantesco: piccolo studio privato di Gian Giacomo, progettato da Giuseppe Bertini e Luigi Scrosati. L’ambiente si ispira al Medioevo e a Dante, raffigurati negli affreschi e nelle vetrate dello stesso Bertini. In questa stanza Gian Giacomo Poldi Pezzoli teneva le opere più preziose delle sue raccolte di arti applicate.
L’Armeria invece, è stata reinterpretata dall’artista contemporaneo Arnaldo Pomodoro nel 1998.
Durata consigliata 2 ore
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